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Dopo l'incidente - 6


di bird2012
12.04.2012    |    43.562    |    1 9.5
"“No, nessuna… vogliamo ancora godere insieme a te!” “Venite, allora… andiamo sul letto, saremo più comodi..."
Dopo l’incidente

6° Cap


Decidemmo di andare a trovare papà, ma non lo avvertii della nostra visita, doveva essere una sorpresa… certamente una meravigliosa sorpresa.
Papà ancora non sapeva cosa fosse accaduto tra me e mio figlio… quando aprì la porta di casa e ci vide insieme rimase un po’ sorpreso.

“Non aspettavo una vostra visita, ma mi fa molto piacere… venite.”

Appena entrata lo colsi di sorpresa: gli gettai le braccia al collo, lo abbracciai forte e lo baciai infilandogli tutta la lingua in bocca… fremevo dalla voglia… rimase un attimo sorpreso, ma solo un attimo, poi ricambiò con passione il mio bacio incestuoso.
Dopo un po’ di slinguate si staccò e mi guardò.

“Olga, tesoro, ma davanti a tuo figlio!”, ma in un attimo realizzò e mi sorrise

“A meno che…”

Gli sorrisi anche io e lui capì.

“Te lo sei fatto, vero? Te lo sei scopato… Ti sei scopato tuo figlio.”

“Si, papà, si… è stato meraviglioso… non credevo fosse così stupendo”

Si rivolse a suo nipote, che accanto a noi ci fissava con una espressione colma di libidine: evidentemente vedermi fare un osceno lingua in bocca con mio padre lo aveva eccitato oltre misura.

“Tesoro di nonno, voglio sentirlo anche da te… ti sei fatto tua madre? Te la sei scopata?”

“Si, nonno, ma devo ringraziare te che con i tuoi consigli mi hai aiutato”

“Vieni, abbracciami anche tu… sono orgoglioso di voi”

Marco si unì al nostro abbraccio e iniziammo un eccitantissimo bacio a tre bocche… il contatto delle nostre tre lingue mi stava già mandando in estasi, per cui posai subito le mani sopra i loro cazzi e li trovai durissimi!

“Uhmmm!!! Papà… Marco… già vi sento belli in tiro, molto bene, mi si presenta un pomeriggio da sogno.”

Papà, tra una slinguata alla mia lingua e una nella bocca del nipote, mi rispose:

“Si, tesoro di papà… oggi inaugureremo il nostro rapporto a tre, ma prima raccontami cosa avete fatto”

“Si, papà, mi eccita raccontartelo, ma voi, intanto, accarezzatemi, abbracciatemi, palpatemi insieme, vi voglio sentire insieme contro il mio corpo… insieme… mio padre e mio figlio”

Mentre papà davanti mi abbracciava e mi baciava con passione, Marco mi venne dietro e mi abbracciò a sua volta. Sentii subito il suo cazzo duro contro il culo… mossi leggermente il bacino per fare in modo di posizionarlo in mezzo alle natiche… mi circondò con le braccia e, mentre mi baciava il collo, prese a mungermi le tette e a strizzarmi i capezzoli.

Papà, dal canto suo, mi aveva messo una mano tra le cosce e mi accarezzava la fica sopra le mutandine, spingendo il dito medio tra le labbra e sul grilletto… Dio santo, ancora dovevamo iniziare e già mi sentivo fuori di testa dal piacere.

Gli sbottonai la patta dei pantaloni e gli tirai fuori il cazzo, lo impugnai e lo strinsi, era durissimo e bollente… cominciai a segarlo lentamente, mentre spingevo indietro il culo verso il ventre di Marco per sentirmi bene il suo cazzo tra le natiche.

Le loro due bocche mi stavano soffocando di baci e slinguate… sentivo i loro corpi stringersi contro il mio, uno davanti e uno di dietro… che dolce sensazione: ero in estasi.

Papà mi ripetè il suo invito.

“Olga, tesoro, raccontami i particolari delle porcate che hai fatto con tuo figlio, mentre io e Marco pensiamo a darti piacere… Marco, mentre mamma inizia il racconto spogliala, le nostre carezza sul suo corpo nudo saranno molto più eccitanti”

Mentre Marco iniziava a togliermi i vestiti, io ero sempre di fronte a papà, con il suo cazzo in mano, con lui che mi ricopriva di baci.
“Papà, spogliati anche tu… nudo sei ancora più porco!”

Mi sorrise e in un attimo rimase nudo e riprese a baciarmi. Io iniziai il racconto.

“Papà, è stato meraviglioso… godere con mio figlio”

“Avete fatto tutto?”

“Si, papà, tutto… tutto…”

“Dio quanto sei porca… dai, raccontami”

“Come gli avevi suggerito, mio figlio mi ha accarezzato le gambe, io ho allargato le cosce e lui ha spinto la sua mano sulla fica… ormai la barriera era stata abbattuta, ci siamo baciati, gli ho tirato fuori il cazzo e glielo ho preso in bocca… solo a ripensarci mi vengono i brividi… spompinare mio figlio, ma non l’ho fatto venire in bocca… avevo altri desideri”

Mentre raccontavo, sentivo il cazzo di papà vibrarmi in mano: gli piaceva sentire quanto era troia sua figlia.
Intanto Marco mi aveva tolto la camicetta… non avevo reggiseno, per cui prese ad accarezzarmi le tette nude… uhmmmm!!! Le sue mani a contatto della mia pelle mi davano i brividi! Seguitai a parlare.

“Poi ho allargato le cosce e mi sono fatta leccare la fica… ha assaporato il dolce gusto della fica della madre… ohhh!!! Papà, avresti dovuto sentire come me l'ha leccata bene e come mi ha succhiato il grilletto… mi ha fatto godere come una porca e gli sono venuta in bocca… e lui ha bevuto tutto… e non solo il miele della mia fica, ma anche dell’altro.”

Lo fissai, era rosso dall’eccitazione e il suo cazzo sembrava volermi scoppiare in mano… mi guardava con aria interrogativa… strinsi il cazzo ed esclamai:

“Papà… gli ho fatto la pipì in bocca!!!!”

Il suo cazzo ebbe un altro sussulto e papà sussurrò:

“Dio, che dolce troia che sei…” e incollò le sue labbra contro le mie ficcandomi tutta la lingua in bocca per dimostrarmi tutto il suo apprezzamento per la mia oscena porcata.

Intanto Marco aveva completato l’opera: mi aveva tolto la gonna e le mutandine… ora ero nuda, solo con le calze che avevo propriamente indossato per l’occasione.
Ora il dito di papà era tra le labbra della mia fica nuda e alternava la penetrazione nella vagina allo sfregamento del grilletto.
Papà si rivolse al nipote.

“Marco, dai, facciamo godere insieme mamma, mentre seguita il suo racconto… io le sto lavorando la fica, tu mettile la mano destra tra le natiche e pensa al suo buchino… facciamola godere davanti e di dietro… intanto con la mano sinistra seguita a mungerle le tette e a strizzarle i capezzoli e poi baciala e leccala sul collo, mentre io penso alla sua bocca e al suo viso…”

Madonna santa… mi stavano proprio mettendo in mezzo nel migliore dei modi. Marco mise subito in pratica le indicazioni di suo nonno: sentii la mano intrufolarsi tra le mie natiche e il suo dito medio titillarmi il buchino… non stavo nella pelle…
Poi sentii la sua lingua viscida di saliva partire dai reni, poi percorrere lentamente tutta la schiena fino al collo dove prese a baciarlo, leccarlo e succhiarlo… sentii una scossa elettrica attraversarmi il corpo.

Allargai le gambe e mi accosciai leggermente per permettere alle dita dei miei amanti di lavorare meglio: papà mi infilò subito due dita nella vagina e cominciò a muoverle lentamente dentro e fuori, mentre Marco seguitava a massaggiarmi la rosellina… piacevole, ma volevo di più…

“Marco, amore… dentro, ficca dentro…”

Detto e fatto. Appuntò il dito e spinse… me lo sentii penetrare tutto nel culo…

“Ohhhh!!! Si… davanti e dietro… muoveteli, scopatemi, inculatemi… fatemi godere.”

Cominciarono a muoverle: le due dita di papà mi avevano riempito bene la fica, ma per il mio buchetto di culo un dito era poco…

“Marco, tesoro… di più… dammene di più”, e lui mi accontentò subito: appuntò due dita e mi penetrò completamente riempiendomi anche il culo.

“Aaahhhhh!!! Adesso si!!!! Si!!! Avanti così… insieme… fottetemi insieme!!”

Papà mi baciò e prese a chiavarmi la fica con foga.

“Si, figlia mia, si… ti facciamo godere, ma tu termina il tuo racconto.”

Le dita dei miei amanti avevano preso a fottermi velocemente la fica e il culo: ero in estasi!!!

“Si!!! Si!!! Ma non fermatevi… fatemi sborrare l’anima!!! Papà, ti racconto!! Gli ho dato la fica, mi sono fatta scopare da mio figlio!!! Uhmmm!!!... seguitate!!! e l’ho fatto sborrare dentro… si, papà… mi sono fatta sborrare nella fica da mio figlio, tuo nipote!! Dio… muovete le dita che sto per venire!!”

Papà e Marco accelerarono il va e vieni delle loro dita nel mio corpo… mi accosciai ancora di più… Dio come me le sentivo quelle dita dentro.

“Papà, poi gli ho dato il culo… si, papà… mi sono fatta inculare!!! Aaahhh!!! e anche sborrare in culo!!! Uhmmm!!! Chiavatemi!!! Vi prego!!! Spingete le dita, sventratemi!!! Papà, poi mi sono fatta passare con la sua bocca tutta la sborra che ha raccolto dalla fica e dal culoooo!!! Nooo!!!! Aaaahhh!!! Svelti!!! Sveltiiii!!!... che vengoo!!!!”

Spinsero le dita completamente dentro… un orgasmo devastante si impossessò di me…… mentre le dita di mio padre e di mio figlio seguitavano a fottermi e a farmi godere.
Mi aggrappai al collo di papà per non cadere: il tremendo orgasmo provato mi aveva distrutto, ma la voglia di godere ancora non mi aveva certo abbandonato.
Baciai languidamente papà mulinandogli la lingua in bocca e sentii improvvisamente il corpo caldo di Marco a contatto con la mia schiena e il suo cazzo a contatto del mio culetto.

Ero stata talmente presa dal piacere che mi stavano dando i miei dolci amanti che non mi ero accorta che anche mio figlio si era spogliato e ora, completamente nudo, strusciava il suo corpo contro il mio dandomi stupendi brividi di piacere.

I miei tesori ancora non avevano goduto, avevano pensato solo a far godere me, la mamma e la figlia: sentivo i loro cazzi contro il culo e contro il ventre… dovevo provvedere a ricambiare il piacere che mi avevano procurato.
Strusciando il mio corpo nudo contro quello di papà, mi abbassai e mi misi in ginocchio.

“Venite, vi voglio tutti e due in bocca… intanto voi baciatevi e slinguatevi… voglio vedervi porci.”

Mentre mio padre e mio figlio si abbracciavano e si infilavano reciprocamente le lingue in bocca, cominciai a lavorarmi i loro cazzi con la bocca.
Presi a leccarli, succhiarli e ingoiarli alternativamente: mentre ne succhiavo uno, masturbavo l’altro
Poi mi infilavo entrambe le cappelle in bocca… Dio, che sensazione sentirmi la bocca piena e già immaginavo quanto sarebbe stato celestiale sentirli schizzare contemporaneamente e riempirmi la bocca delle loro sborre… ma tutto a suo tempo… per quel pomeriggio avevo tante altre belle idee.

Capii che il più carico era Marco e che dovevo farlo scaricare un po’, altrimenti se ne sarebbe venuto troppo presto, ed io, invece, me lo volevo godere più che potevo… papà, invece, data l’età e la sua esperienza, avrebbe certamente resistito di più.

La prima idea fu quella di farmi sborrare in bocca da mio figlio… avrebbe certamente gradito… ed anche io… ma volevo qualcosa di più perverso, di più depravato.
Mi alzai e li feci staccare dal loro incestuoso abbraccio.

“Papà, mettiti in ginocchio davanti al cazzo di Marco, se non sbaglio ancora non hai assaporato lo sperma di tuo nipote”
Gli occhi di papà brillavano di lussuria.

“Dio mio, Olga… si!!! Si!!”

Si inginocchiò e appena il suo viso fu davanti al cazzo di Marco, non potè fare a meno di imboccarlo ed emettere un lungo gemito di piacere.

“Uhmmmm!!!!!”

Glielo lasciai succhiare per un po’, ma non era quello che volevo… gli tolsi il cazzo dalla bocca, lo impugnai e cominciai a segarlo.

“Papà, lascia, faccio io… tu apri la bocca e tira fuori bene la lingua.”

Abbracciai Marco con la mano sinistra, mentre con la destra cominciai a fargli una sega… lentamente… papà in ginocchio, con la testa leggermente reclinata all’indietro, bocca spalancata e con la lingua tutta fuori, mi fissava: era in dolce attesa.

Per aumentare la sua libidine, gli strofinavo la cappella del nipote sulla lingua… sentivo il cazzo di Marco scoppiarmi in mano: il mio cucciolo, la luce della mia vita stava per schizzare tutto il suo amore nella bocca del nonno, che aspettava ansioso!!

Marco era pronto, ma dovevo completare nel migliore dei modi quell’osceno triangolo… scesi con la mano sinistra tra le sue natiche e cominciai a massaggiargli il buchetto del culo con due dita: lo sentii fremere, ma lo sapevo bene quanto piace agli uomini farsi titillare il buchino.

“Marco, amore di mamma, nonno ti sta aspettando… non vuoi farlo felice? Dai, schizzagli in bocca!!!”

Intanto avevo preparato il gran finale: avevo appuntato il dito sul suo delizioso buchino e lo muovevo leggermente… ero pronta, infatti sentii il suo cazzo vibrare e un lungo gemito.

“Noooo!!!!... eccomiiiiii!!!! Eccomiiiii!!!!”

Posai la cappella sulla lingua di papà e spinsi tutto il dito nel culo di Marco.

“Uhmmm!!!!... siiiiii!!!!... Mammaaaa… nonnooo!!!!... vengooo!!!”

Entusiasmante!!!
Un primo poderoso schizzo di sborra colpì la lingua di papà, per poi riversarsi direttamente in gola… ne seguirono altri, tanti altri e ad ogni schizzo gli spingevo il dito nel culo e gli sussurravo:

“Ancora!!! Ancora Marco!!! Sborra ancora…”

La lingua di papà era letteralmente ricoperta della sborra bianca e cremosa che il nipote gli aveva riversato sopra.

“Papà, ingoia tutto, dai!!! Che devi succhiare la sborra che è rimasta nel cazzo di Marco.”

Sempre fissandomi con gli occhi spalancati, ingoiò tutto e imboccò la cappella del nipote, la serrò tra le labbra e cominciò a succhiare, mentre io con la mano strizzavo il cazzo per riversare nella sua bocca le ultime gocce di sperma.

Anche dopo la sborrata papà seguitò a spompinare il cazzo del nipote adorato: lo succhiava, lo leccava e lo riempiva di baci… in ginocchio, sembrava essere in adorazione davanti al cazzo del nipote.

“Marco, amore di mamma… guarda tuo nonno con quanta passione e amore ti sta spompinando!!”

“Si, mamma, lo sento… ormai lo so che nonno mi vuole bene e vuole bene anche a te. Si… ci vuole bene a tutti e due.”

Ma il pomeriggio era lungo e ci voleva un po’ di riposo.

“Venite, amori miei, riposiamoci un po’, abbiamo ancora tanto da fare!”

Papà a malincuore si staccò dal cazzo di Marco, si alzò e ci baciò entrambi sulla bocca.

“Grazie Olga, figlia mia adorata e grazie anche a te, nipote mio… mi state ridando la vita che credevo perduta dopo l’incidente” e scorsi in lui gli occhi lucidi e mi sentii illanguidire.

Ce ne andammo in salotto, tutti e tre abbracciati, e ci sedemmo sul divano… io in mezzo a loro due.
Sentii un lungo fremito lungo il corpo… mi è sempre immensamente piaciuto stare seduta sul divano in mezzo a due uomini che mi dedicano contemporaneamente le loro attenzioni.
Sentire i loro corpi contro il mio mentre mi soffocano di baci, di leccate, mentre le loro mani insieme percorrono tutto il mio corpo e accarezzano, strizzano, titillano, palpano… penetrano… uhmm!! è stato sempre un piacere stupendo.

Papà e mio figlio sembravano avermi letto nel pensiero.
Avvicinarono i loro visi al mio e cominciarono a ricoprirmi di baci, mentre le loro mani, come in un tacito accordo, si dividevano i compiti… libidinosi, osceni, incestuosi compiti!

Uno mi mungeva un seno, l’altro mi strizzava il capezzolo… uno con il dito mi sgrillettava il clito, l’altro con il dito mi penetrava la vagina… uno mi penetrava la fica, l’altro mi penetrava il buchetto del culo… sembrava che nonno e nipote avessero sempre lavorato insieme.

Inoltre, per completare l’incestuoso rapporto, alternavamo le slinguate da una bocca all’altra. Ci frullavamo reciprocamente le lingue in bocca e succhiavamo le nostre salive come tre adorabili maialini: io e papà, poi io e mio figlio, poi papà e suo nipote!

Allungai le mani e impugnai i loro cazzi: erano splendidamente eretti e pronti per ulteriori porcate.
Anche quello di Marco, nonostante la sborrata, era nel pieno dell’efficienza: fortuna che dovevamo riposarci!

“Amori miei, mi sembra di aver capito che non avete alcuna intenzione di riposarvi!”

Risposero all’unisono e furono abbastanza chiari.

“No, nessuna… vogliamo ancora godere insieme a te!”

“Venite, allora… andiamo sul letto, saremo più comodi.”

Continua

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